Il paese si avvia ormai verso la fase 3 con la speranza di lasciarsi alle spalle questa grave emergenza sanitaria che ha comportato come altra enorme conseguenza una crisi economica senza precedenti.

L’italia dei professionisti vuole ripartire e lo fa con un documento unitario firmato  dai rappresentanti di tutte le categorie professionali; all’interno di questo documento sono contenute dieci proposte per  la ripartenza economica dell’Italia nel post-Covid con particolare attenzione alla categoria dei professionisti e degli autonomi.

Si discuterà di questi dieci punti durante il corso dell’iniziativa voluta da Conte con la convocazione degli Stati Generali delle Professioni italiane.

L’obiettivo finale di tale manifestazione, si legge nella nota con cui 23 ordini professionali del nostro Paese presentano il loro “Manifesto per la rinascita dell’Italia“, è quello di “dire basta alle discriminazioni nei loro confronti e per ribadire al governo il loro ruolo economico, sociale e sussidiario”

Ma quali sono le richieste dei professionisti al Governo?

Andando nello specifico, i 23 ordini professionali riuniti negli “Stati Generali delle Professioni italiane” chiedono al Governo diverse modifiche al Decreto Rilancio, ora in fase di discussione presso le commissioni di Camera e Senato.

In primis la richiesta dei  professionisti riguarda l’accesso senza limitazioni al bonus da 600 euro ,la cui soglia dovrebbe passare a 1000 euro per la mensilità di maggio e la possibilità di ricevere contributi a fondo perduto dai quali, invece, sono stati esclusi.

Non solo: i professionisti chiedono a gran voce la semplificazione normativa e la riduzione del carico fiscale, oltre all’autonomia delle Casse nel sostegno agli iscritti e uno scudo penale per la responsabilità penale di chi abbia posto in essere tutte le misure necessarie per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro.

Vediamo in dettaglio i dieci punti stilati nel “Manifesto per la rinascita dell’Italia”:

  1. garantire il diritto alla salute, alla prevenzione ed alla sicurezza delle cure;
  2. garantire la parità di accesso dei professionisti alle misure di incentivo al lavoro e di sostegno nella fase di emergenza;
  3. rafforzare le misure in materia di politiche di investimento, programmi industriali sostenibili e innovazione;
  4. realizzare un piano credibile di semplificazione normativa;
  5. garantire l’applicazione del principio di sussidiarietà;
  6. ridurre la pressione fiscale;
  7. avviare un Green New Deal per progettare opere innovative e sostenibili e promuovere un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile;
  8. avviare un piano di catalogazione dei patrimoni ambientali e culturali del Paese, di riprogettazione e manutenzione, di investimento nella rigenerazione urbana e di mitigazione del rischio sismico e idrogeologico del territorio e delle opere;
  9. valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, artistico, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita;
  10. garantire affidabilità e sicurezza nel settore ict, delle informazioni e delle telecomunicazioni, accelerando un processo di digitalizzazione del Paese.