La Cassa integrazione è un argomento molto caldo in questo periodo.
La situazione sanitaria globale ha infatti compromesso di molto l’assetto lavorativo, al punto tale da far diventare infatti la Cassa integrazione stessa davvero centrale nell’interesse comune.

Il decreto che precede quello attuale prevedeva un numero massimo di settimane di integrazione salariale richiedibili dalle aziende che si trovano nella situazione di dover sospendere o ridurre l’attività lavorativa proprio a causa della pandemia in corso.
Il 26 marzo è però arrivato l’incremento grazie al DL 41/21 (e “COVID 19 – DL 41/21 – Deroga Trento” e “COVID 19 – DL 41/21 – Deroga Bolzano”, rispettivamente per le province autonome di Trento e Bolzano).

È infatti possibile, anche per i datori di lavoro che non abbiano mai presentato domanda di cassa integrazione in conseguenza al COVID-19, richiederla adesso entro il 31 maggio 2021, il tutto online, mediante UniEmens-Cig.
Si possono aggiungere, alle 12 del primo trimestre del 2021 già precedentemente richiedibili, ulteriori 13 settimane, dal 29 marzo al 30 giugno dell’anno in corso.
E, per il periodo che va dal primo aprile 2021 al 31 dicembre dello stesso anno, è possibile richiedere trattamenti di assegno ordinario e di CIGD per al massimo di 28 settimane complessive.

Per quanto riguarda il settore agricolo, i datori di lavoro che si trovino a dover sospendere o ridurre l’attività lavorativa per cause riconducibili alla situazione epidemiologica, possono presentare domanda di CISOA nel periodo che va dal primo aprile del 2021 al 31 dicembre dell’anno in corso, per una durata massima di 120 giorni.