La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo, che si caratterizza nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’ Irpef e delle addizionali. Possono esercitare l’opzione per la cedolare secca, tutti coloro che percepiscono redditi dalla locazione di immobili o che godono di diritti reali su di essi.

Si tratta di un regime di tassazione sostitutivo, che consente  di scegliere per la tassazione fissa esclusivamente sul reddito da locazione in sostituzione dell’applicazione delle aliquote IRPEF.

I redditi provenienti dagli affitti stipulati con contratto a cedolare secca vengono tassati a parte, mediante un’aliquota agevolata e non concorrono alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.

E’ possibile optare per la cedolare secca sia al momento della registrazione del contratto sia successivamente, negli anni a seguire.

La scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facoltà di chiedere, l’aggiornamento del canone di locazione, anche qualora sia previsto dal contratto, inclusa la variazione accertata dall’ISTAT dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.

Quando l’opzione non viene esercitata all’inizio, la registrazione segue le regole ordinarie, le imposte di registro e le imposte di bollo sono dovute e non sono più rimborsabili.

In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l’opzione al momento della comunicazione della proroga. La conferma deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una precedente proroga.

Pertanto, la scelta della cedolare secca può essere esercitata, durante la registrazione del contratto oppure, in caso di contratti pluriennali, successivamente, e deve essere comunicata sia all’Agenzia delle Entrate, sia al conduttore.

L’Agenzia delle Entrate, deve essere informata, compilando il modello 69. Al momento in cui deve essere effettuata, la dichiarazione dei redditi, occorrerà calcolare l’imposta e versarla con il modello F24.

L’opzione può essere esercitata per le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa l’A10 – uffici o studi privati) locate a uso abitativo e per le relative pertinenze, locate congiuntamente all’abitazione.

Fino allo scorso anno era possibile esercitare tale opzione anche per gli immobili commerciali, quindi per negozi ed uffici.

Qualora siano locate separatamente, il contratto di locazione della pertinenza deve essere sottoscritto dalle stesse parti contrattuali dell’abitazione, facendo riferimento a quest’ultima e sottolineando il vincolo pertinenziale.

Può esercitare l’opzione della cedolare secca il contribuente titolare del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento ed a condizione che la locazione non avvenga nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni.