L’assegno unico e universale viene erogato a tutte le famiglie che hanno un figlio a carico fino all’età di 21 anni, mentre invece è senza limiti di età per i figli disabili. Si tratta di una misura che mira a sostenere economicamente le famiglie. L’entrata in vigore si è avuta il 1° gennaio 2022, ma l’erogazione dei fondi  inizierà solo il 1° marzo.

Andiamo a vedere nello specifico come funziona l’assegno unico universale e come fare per richiederlo.

 Assegno unico e universale: cos’è

Dal 1° gennaio 2022 è possibile richiedere l’assegno unico e universale per ottenere un sostegno economico. La somma verrà erogata a partire dal prossimo 1 marzo. La misura è stata adottata con la legge delega 46/2021 ed è rivolta a tutte le famiglie con un figlio a carico con età inferiore ai 21 anni. L’erogazione della somma però varia anche in base alla situazione economica del nucleo familiare risultante dall’ISEE in corso di validità.

Chi può ricevere l’assegno unico e universale

L’assegno unico e universale può essere richiesto da un genitore o da chi ha la responsabilità genitoriale. In entrambi i casi, è necessario avere determinati requisiti per avviare la domanda. In particolare, hanno diritto ad accedere al sostegno:

  • I cittadini italiani o di uno Stato dell’Unione Europea;
  • I titolare del diritto di soggiorno e del diritto di soggiorno permanente;
  • I cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno per lungo periodo;
  • I titolari di permesso di lavoro che dura più di sei mesi;
  • I titolari di un permesso di soggiorno per motivi di ricerca e autorizzato a soggiornare in Italia per più di sei mesi.

Il soggetto richiedente deve essere inoltre residente e domiciliato in Italia da almeno 2 anni oppure deve essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno di 6 mesi. Infine deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.

Le famiglie devono avere un figlio a carico minorenne a partire dal settimo mese di gravidanza. Il figlio può essere anche maggiorenne ma deve avere comunque un’età inferiore ai 21 anni. In quest’ultimo caso, però, deve svolgere anche un corso di formazione universitario oppure un periodo di tirocinio o di servizio civile universale. Infine, possono ricevere l’assegno unico e universale anche i figli con disabilità, senza alcun limite di età. 

Inoltre, sono previste alcune maggiorazioni per le mamme con un’età inferiore a 21 anni, per i genitori titolari di reddito da lavoro, per i figli non autosufficienti con disabilità grave, anche con un’età superiore ai 21 anni, per ciascun figlio successivo al secondo, e, infine, per tutti i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro. 

A quanto ammonta l’importo dell’assegno unico e universale

L’assegno, come già specificato, inizierà ad essere erogato dal 1° marzo 2022. Da quel momento le famiglie possono ricevere la somma ogni mese per il periodo compreso tra marzo e febbraio dell’anno successivo. Ma a quanto ammonta la cifra? L’importo è di 175 euro per i figli minorenni e per le famiglie aventi un ISEE del 2022 inferiore ai 15000 euro. In caso di un valore dell’ISEE più alto l’assegno si riduce di 50 euro in maniera progressiva.  La somma è invece pari a 85 euro per i figli maggiorenni fino all’età di 21 anni e per un ISEE inferiore ai 15000 euro, con una riduzione progressiva in caso di un reddito superiore a 15000 euro di circa 25 euro. 

Come richiedere l’assegno unico e universale

Per accedere all’assegno unico universale bisogna inoltrare una domanda. Quest’ultima può essere effettuata da un genitore o dal tutore del figlio. In particolare, bisogna accedere al sito INPS al servizio “Assegno Unico e Universale per i figli a carico” con apposito SPID di livello 2, con una carta d’identità elettronica 3.0 e con la carta nazionale dei servizi. In alternativa, la domanda può essere effettuata anche contattando il numero verde 803 164 e il numero 06164164 da rete mobile. Infine, può essere effettuata anche rivolgendosi ad un ente di patronato.