Per lavoro straordinario si intendono tutte quelle ore di lavoro che vengono effettuate a seguito dell’orario normale previsto da contratto. Come funziona però nello specifico lo straordinario? Quali sono i suoi limiti? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Il lavoro straordinario: come funziona
Il lavoro straordinario indica le ore di lavoro effettuate da un dipendente oltre l’orario normale stabilito dal contratto. Il ricorso al lavoro straordinario è ammesso solo in caso di accordo tra imprenditore e lavoratore. Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui gli straordinari sono obbligatori, come ad esempio in caso di eccezionali esigenze tecnico-produttive dell’azienda, nel caso in cui bisogna evitare un pericolo grave alle persone o alla produzione e in caso di eventi collegati all’attività dell’azienda, come ad esempio una fiera.
Il dipendente può sottrarsi agli straordinari nei seguenti casi:
- Il lavoratore è uno studente;
- Il datore di lavoro ha richiesto gli straordinari in modo illegittimo;
- Giustificazione per motivo grave.
È bene specificare che, in base a quanto stabilito dalla legge, la quantità di lavoro totale (comprendente anche le ore di straordinario) non può essere superiore alle 48 ore settimanali medie, mentre invece su base annuale non può superare le 250 ore. Solo in caso di forza maggiore o di esigenze tecnico produttive è possibile derogare a questo limite.
Ad ogni modo la gestione degli straordinari varia in base anche al ruolo che si ha all’interno dell’azienda. In generale un lavoratore full time, nel caso in cui l’azienda rispetti regolarmente limiti stabiliti dalla legge, non può non accettare lo straordinario. La normativa non vale invece per i dirigenti e i quadri, poiché non sono sottoposti ad un orario di lavoro determinabile, a meno che non sia previsto dai contratti collettivi. Queste figure però posso comunque accedere ad un compenso per un lavoro prestato superiore a quello normale, nel momento in cui viene stabilito dal contratto, ovvero quando la prestazione supera i limiti della ragionevolezza in relazione alla tutela costituzionale sul diritto della salute.
Per i lavoratori part-time invece il lavoro straordinario è definito supplementare. In questo caso, se il lavoratore eccede l’orario di tempo pieno fino alle 40 ore settimanale, queste vengono ritenute supplementari e quindi vengono pagate con delle maggiorazioni.
Come vengono retribuiti gli straordinari
In base alle modalità stabilite dalla legge, il pagamento dello straordinario può avvenire tramite pagamento diretto, tramite sistema della banca ore e forfait.
Le banche a ore indicano l’accantonamento in un conto personale di tutte le ore in eccesso prestate, che vengono poi recuperare in un secondo momento. Nel caso in cui il rapporto di lavoro venga a cessare, le ore non recuperate vengono comunque pagate sulla base della retribuzione che spetta al lavoratore al momento della liquidazione. Il forfait invece indica la situazione in cui tramite un accordo con il lavoratore, lo straordinario è pagato in modo forfettario.
I limiti dello Straordinario
Cerchiamo di riassumere quindi quali sono i limiti imposti dalla legge all’istituto dello straordinario. Uno dei limiti stabiliti di recente dalla Cassazione riguarda il fatto che le prestazioni di lavoro aggiuntive non possono essere effettuate come un fattore ordinario all’interno dell’azienda, motivo per il quale esse possono essere utilizzate solo in caso eccezionali. Tale sentenza mira a tutelare il lavoratore da ritmi di lavoro eccessivi, che possono compromettere la sua salute.