Uno dei dubbi più diffusi nel mondo del lavoro è quello relativo alla possibilità del lavoratore dipendente, sia esso pubblico che privato, di aprire una partita IVA. Molte persone, infatti, al fine di guadagnare soldi extra rispetto al proprio stipendio da subordinato e aumentare le proprie entrate, cercano di avviare una libera professione.

Ma un lavoratore pubblico o privato può aprire una partita IVA? Scopriamolo insieme in questo articolo.

È possibile per un lavoro dipendente aprire una partita IVA?

In via generale, i lavoratori dipendenti possono aprire una partita IVA, ma esistono una serie di condizioni. In particolare, le regole per accedere alla libera professione variano in base alla tipologia di rapporto di lavoro. Infatti, sia per i lavoratori dipendenti di aziende private che per i lavoratori pubblici vi sono una serie di fattori da prendere in considerazione prima di aprire una partita IVA. Andiamo a vedere ora nello specifico tutte le situazioni in cui un lavoratore dipendente in un settore privato può avviare una libera professione.

Dipendente privato e partita IVA

Il dipendente privato ha assolutamente la possibilità di aprire una partita IVA. Ma in questo caso ci sono alcune condizioni. Innanzitutto, il lavoratore deve svolgere un’attività che non sia in concorrenza rispetto a quelle effettuate nell’azienda in cui lavora come dipendente.  Contrariamente a quanto si pensa, inoltre, non vi è alcun obbligo di comunicazione preventiva al datore di lavoro nel momento in cui il lavoratore decide di avviare una partita IVA. 

Dipendente pubblico e partita IVA

A disciplinare il rapporto tra il lavoro svolto alle dipendenze della pubblica amministrazione e l’attività da libero professionista ci sono alcune norme e anche alcune sentenze della Corte di Cassazione, le quali hanno stabilito che un lavoratore pubblico deve necessariamente svolgere il proprio lavoro in maniera esclusiva con la pubblica amministrazione. 

Tuttavia, anche in questi casi vi sono una serie di eccezioni. Ad esempio, il dipendente pubblico con un contratto full time può accedere ad un lavoro autonomo se viene autorizzato dalla propria amministrazione. L’autorizzazione può avvenire solo sulla base delle seguenti condizioni:

  • Non ci devono essere conflitti d’interessi con quelli della pubblica amministrazione;
  • L’attività da libero professionista non deve coincidere con gli orari di servizio dell’attività pubblica;
  • Il lavoro autonomo deve essere temporaneo e occasionale.

Regime forfettario per i lavoratori  dipendenti con partita IVA

Un ulteriore dubbio diffuso riguarda la possibilità per i lavoratori dipendenti di accedere al regime forfettario. In via generale, possono usufruire di tale regime tutti coloro i quali nell’anno precedente hanno percepito un reddito con importo inferiore ai 30.000 euro, come stabilito dalla legge di stabilità del 2016. 

Partita IVA e lavoro dipendente: contributi INPS doppi

Per capire se un lavoratore dipendente che apre una partita IVA debba o meno versare i contributi INPS per tutte e due le attività è necessario verificare una serie di fattori, come ad esempio la gestione previdenziale associata al tipo di partita IVA. Nel caso in cui il lavoratore dipendente a tempo indeterminato apra una partita IVA come ditta individuale e l’attività principale rimanga quella da dipendente, non è necessaria l’iscrizione alla gestione commercianti dell’INPS. Negli altri casi, invece, bisogna iscriversi alla gestione separata INPS e versare contributi previdenziali in entrambi i casi, anche se sono previste alcune agevolazioni.

Le attività di lavoro autonomo più diffuse fra i lavoratori dipendenti

Avendo un tempo a disposizione da dedicare al lavoro autonomo limitato, solitamente la maggior parte dei lavoratori dipendenti preferisce indirizzarsi su attività che possono essere gestite in poco tempo. Ecco perché sono molto diffuse soprattutto le attività on-line, il cui tempo di lavoro di solito è minore. In particolare, risultano essere molto diffusi lavori come l’e-commerce, la consulenza informatica oppure le attività di sviluppatori di applicazioni per smartphone.

Conclusioni

In conclusione, quindi, il lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, può aprire una partita IVA e avviare un lavoro autonomo. Tuttavia, è opportuno verificare se si è o soggetti o meno a tutte le limitazioni e condizioni che abbiamo visto.